L’ORSO

due scherzi in un atto di Anton Cechov
con Elisa Angeli, Fabio Farronato, Massimiliano Pazzaglia
regia Federico Caramadre Ronconi
durata: 70’ca.

L’orso e Una proposta di matrimonio sono due atti unici di Anton Cechov, due “scherzi”, come li definiva l’autore stesso, dedicati al tema, universale e senza tempo, dell’amore: visto come forza ingovernabile e incoercibile ma anche nel suo corollario gretto e meschino di vita quotidiana.
Nell’Orso, una vedova inconsolabile, che vive sola in casa con un domestico, vede interrotto il suo romitaggio dalla visita di un aggressivo creditore: dall’iniziale lite nascerà un imprevedibile e repentino amore. In Una proposta di matrimonio assistiamo invece al ruvido approccio tra due figli di proprietari terrieri confinanti: la promessa di nozze è sepolta dalle liti (e dalle successive rappacificazioni) nate da ruggini e competizioni di nevrotica avidità.
Con pochi e semplici accorgimenti, la regia riconduce ad un’epoca lontana geograficamente e storicamente ormai perduta (nei gesti, nei rapporti interpersonali, nell’ambiente sociale), accentuando il lato grottesco e farsesco del testo, impostando scene, costumi e recitazione con un gioco di contrappunti, rimandi e corrispondenze musicali e pittoriche: se formalmente sono messe in evidenza le discontinuità dei due atti unici (uno in “nero”, l’altro in “bianco”, con gli attori che si scambiano i “ruoli”), tematicamente emergono le affinità filosofiche ed esistenziali di un autore interessato ai temperamenti melanconici ed emotivi fino all’assurdo ed alla follia.
Così lo spettacolo, più che un’ennesima rilettura di un autore ormai classico, diventa uno sguardo comico e sarcastico lanciato nelle profondità di un animo umano che, al momento della necessità, non riece più a mascherare le proprie pulsioni, svelando la sua natura ridicola e meschina. Approccio universale e quanto mai attuale, qui affrontato con piglio estremamente divertente.

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