Questo mese al Teatro Le Sedie

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La sera della Prima SEGRETI E BUGIE commedia in tre atti scritta, diretta e interpretata da Aurora Cecchini e Nino Scardino musiche Gian Nicola Belcastro (chitarra), Cristina Marasco (voce) venerdì 21 febbraio ore 21.00 ingresso:
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La sera della Prima
SEGRETI E BUGIE
commedia in tre atti scritta, diretta e interpretata da Aurora Cecchini e Nino Scardino
musiche Gian Nicola Belcastro (chitarra), Cristina Marasco (voce)
venerdì 21 febbraio ore 21.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Venerdì) 21:00
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EVA adattamento e regia Stefano Sarra con Gioia Montanari, Edoardo Ciufoletti, Sofia Magrini Il test di Turing (“Gioco dell’imitazione”) è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Cosa
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EVA
adattamento e regia Stefano Sarra
con Gioia Montanari, Edoardo Ciufoletti, Sofia Magrini
Il test di Turing (“Gioco dell’imitazione”) è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Cosa succederebbe se l’esaminatore fosse consapevole di interagire con una macchina, e la macchina fosse una bellissima donna?
sabato 22 febbraio ore 21.00 – domenica 23 febbraio ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Sabato) 21:00
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EVA adattamento e regia Stefano Sarra con Gioia Montanari, Edoardo Ciufoletti, Sofia Magrini Il test di Turing (“Gioco dell’imitazione”) è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Cosa
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EVA
adattamento e regia Stefano Sarra
con Gioia Montanari, Edoardo Ciufoletti, Sofia Magrini
Il test di Turing (“Gioco dell’imitazione”) è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Cosa succederebbe se l’esaminatore fosse consapevole di interagire con una macchina, e la macchina fosse una bellissima donna?
sabato 22 febbraio ore 21.00 – domenica 23 febbraio ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Domenica) 18:00

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VIAGGI E SOGNI con Giovanni Bocci (voce), Elisa Cannizzaro (pianoforte) venerdì 28 febbraio ore 21.00 ingresso: € 12; tessera associativa: € 3 info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
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VIAGGI E SOGNI
con Giovanni Bocci (voce), Elisa Cannizzaro (pianoforte)
venerdì 28 febbraio ore 21.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Venerdì) 21:00
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PISA ’68 – Un maggio lungo un anno di e con Marco Azzurrini voce e chitarra acustica Alessandro Cei; collaborazione artistica Angelo Cacelli Il 1968 si concluse a Pisa con i tragici fatti
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PISA ’68 – Un maggio lungo un anno
di e con Marco Azzurrini
voce e chitarra acustica Alessandro Cei; collaborazione artistica Angelo Cacelli
Il 1968 si concluse a Pisa con i tragici fatti della Bussola, che avvennero proprio il 31 dicembre. Ma cosa era successo in città quell’anno, perché più di 500 persone avevano deciso di contestare i “benestanti” che si erano recati in Versilia per il veglione? E gli altri, quelli che erano rimasti a casa, cosa ne pensavano? Come avevano passato loro quell’anno? In città cosa era successo in quel periodo di cambiamenti epocali, ma anche di normali accadimenti di una piccola città di provincia? Attraverso la tecnica delle interviste a personaggi che quei momenti li hanno vissuti davvero e attraverso i quotidiani dell’epoca, si cerca di dare alcune risposte e di raccontare il ‘68 a Pisa. Insieme a Marco Azzurrini, Alessandro Cei, voce e chitarra dei Vincanto. La colonna sonora è importante: certo la protesta, il canzoniere pisano, ma non si può dimenticare che quell’anno Sergio Endrigo vinse il festival con Canzone per te. Particolare da non trascurare. E proprio in quell’anno il Pisa Sporting Club, raggiunse la serie A.
sabato 1 marzo ore 21.00 – domenica 2 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Sabato) 21:00
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PISA ’68 – Un maggio lungo un anno di e con Marco Azzurrini voce e chitarra acustica Alessandro Cei; collaborazione artistica Angelo Cacelli Il 1968 si concluse a Pisa con i tragici fatti
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PISA ’68 – Un maggio lungo un anno
di e con Marco Azzurrini
voce e chitarra acustica Alessandro Cei; collaborazione artistica Angelo Cacelli
Il 1968 si concluse a Pisa con i tragici fatti della Bussola, che avvennero proprio il 31 dicembre. Ma cosa era successo in città quell’anno, perché più di 500 persone avevano deciso di contestare i “benestanti” che si erano recati in Versilia per il veglione? E gli altri, quelli che erano rimasti a casa, cosa ne pensavano? Come avevano passato loro quell’anno? In città cosa era successo in quel periodo di cambiamenti epocali, ma anche di normali accadimenti di una piccola città di provincia? Attraverso la tecnica delle interviste a personaggi che quei momenti li hanno vissuti davvero e attraverso i quotidiani dell’epoca, si cerca di dare alcune risposte e di raccontare il ‘68 a Pisa. Insieme a Marco Azzurrini, Alessandro Cei, voce e chitarra dei Vincanto. La colonna sonora è importante: certo la protesta, il canzoniere pisano, ma non si può dimenticare che quell’anno Sergio Endrigo vinse il festival con Canzone per te. Particolare da non trascurare. E proprio in quell’anno il Pisa Sporting Club, raggiunse la serie A.
sabato 1 marzo ore 21.00 – domenica 2 marzo ore 18.00
domenica 2 marzo, al termine dello spettacolo, SPECIALE SESSANTOTTO, incontro con Marco Azzurrini e lo storico Ermanno Taviani per parlare del ’68 pisano e delle trasformazioni sociali dal punto di vista contemporaneo.
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Domenica) 18:00
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Una produzione L’Albatro e Nutrimenti Terrestri Con il patrocinio di Errori giudiziari associazione fondata daValentino Maimone e Benedetto Lattanzi(www.errorigiudiziari.com) L’OFFESA adattamento teatrale di Sara Allegrucci e Carlo Fineschi con Sara Allegrucci, Matteo Bolognese,
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Una produzione L’Albatro e Nutrimenti Terrestri
Con il patrocinio di Errori giudiziari associazione fondata daValentino Maimone e Benedetto Lattanzi(www.errorigiudiziari.com)
L’OFFESA
adattamento teatrale di Sara Allegrucci e Carlo Fineschi
con Sara Allegrucci, Matteo Bolognese, Chiara Della Rossa; regia Carlo Fineschi
Prima assoluta dell’omonimo libro di Rosario Orlando.
Una storia vera accaduta a una donna per bene. L’hanno arrestata perun reato gravissimo e infamante, ma mai commesso. Ha dovuto sopportare la vergogna del carcere senza colpa. Le sofferenze della sua famiglia. La perdita della reputazione con gli amici, sul lavoro, nella vita. Ma era innocente: non aveva niente a che fare con quello di cui l’avevano accusata.
Lo spettacolo, adattamento teatrale del libro, racconta un’ingiustiziaenorme, un clamoroso errore giudiziario. Una battaglia vissuta attraverso i due protagonisti: Anna Maria Manna e il suo avvocato Rosario Orlando.
Un comune in provincia di Taranto, verso la fine del 1999 finisce sulleprime pagine dei giornali per una brutta storia di pedofilia: alcuni alunni della scuola elementare, tra i 10 e i 12 anni, hanno raccontato alle loro maestre di essere stati adescati per partecipare a festini porno e incontri a sfondo sessuale. I carabinieri, incaricati di far luce sull’accaduto, sospettano il coinvolgimento di una trentina di persone: tra queste, Anna Maria Manna, incensurata. Le indagini sonocondotte in maniera alquanto “empirica”: i carabinieri, dopo aver ascoltato le testimonianze dei bambini, creano una sorta di album in cui vengono messe insieme diverse foto prelevate dall’ufficio anagrafe del Comune, da sottoporre alle piccole vittime per il riconoscimento. Anche la foto di Anna Maria Manna finisce nel fascicolo degli inquirenti: si tratta di uno scatto in cui la donna ha 17 anni ed è molto diversa da come appare all’epoca delle indagini, soprattutto per l’acconciatura.
I bambini, con una procedura confusa, la riconoscono come una delle donne coinvolte in quegli incontri. Ciò basta a farla ritenere colpevole.
Alle 5 del mattino del 25 maggio 2000 i carabinieri si presentano acasa di Anna Maria Manna a Torino.
Dopo qualche ora finisce nel carcere “Le Vallette” in isolamento. Il primo interrogatorio davanti al gip, durante il quale spera di poterchiarire tutto, non sortisce effetto. Passa una settimana e viene
trasferita nel carcere di Taranto, dove la detenzione si trasforma in uninferno.
Anna Maria Manna non conosce i bambini vittime, né i loro genitori
né tanto meno gli altri indagati.
E soprattutto, nel periodo in cui si sarebbero svolti i fatti non si trovava sul luogo dei fatti, ma a Torino per sostenere il concorso, poivinto, da impiegata comunale. Il legale della donna, l’avvocato Rosario Orlando, presenta una prima istanza di scarcerazione che il Tribunale di Taranto respinge, disponendo gli arresti domiciliari.
Passeranno altri due mesi prima che della scarcerazione per motivi disalute: Anna è deperita, ha perso moltissimo peso e le sue condizionicontinuano a peggiorare. Dopo quattro mesi dall’arresto, si svolge l’incidente probatorio. La donna viene posta dietro un vetro insieme con altre.
Ai bambini viene chiesto di segnalare chi partecipava agli incontrisessuali, ma nessuno di loro la riconosce.
Il 13 luglio 2001, quattordici mesi dopo l’arresto, Anna Maria vienedefinitivamente riconosciuta innocente: è lo stesso pm a richiedere l’archiviazione al gip.
La vicenda mette insieme, in un colpo solo, tutte le cause più frequenti di ingiusta detenzione. Gli errori giudiziari, ogni anno in Italia vengono arrestati 1.000 innocenti.
Una domanda sorge spontanea, e se domani accadesse a me?
venerdì 7 e sabato 8 marzo ore 21.00 – domenica 9 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Venerdì) 21:00
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Una produzione L’Albatro e Nutrimenti Terrestri Con il patrocinio di Errori giudiziari associazione fondata daValentino Maimone e Benedetto Lattanzi(www.errorigiudiziari.com) L’OFFESA adattamento teatrale di Sara Allegrucci e Carlo Fineschi con Sara Allegrucci, Matteo Bolognese,
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Una produzione L’Albatro e Nutrimenti Terrestri
Con il patrocinio di Errori giudiziari associazione fondata daValentino Maimone e Benedetto Lattanzi(www.errorigiudiziari.com)
L’OFFESA
adattamento teatrale di Sara Allegrucci e Carlo Fineschi
con Sara Allegrucci, Matteo Bolognese, Chiara Della Rossa; regia Carlo Fineschi
Prima assoluta dell’omonimo libro di Rosario Orlando.
Una storia vera accaduta a una donna per bene. L’hanno arrestata perun reato gravissimo e infamante, ma mai commesso. Ha dovuto sopportare la vergogna del carcere senza colpa. Le sofferenze della sua famiglia. La perdita della reputazione con gli amici, sul lavoro, nella vita. Ma era innocente: non aveva niente a che fare con quello di cui l’avevano accusata.
Lo spettacolo, adattamento teatrale del libro, racconta un’ingiustiziaenorme, un clamoroso errore giudiziario. Una battaglia vissuta attraverso i due protagonisti: Anna Maria Manna e il suo avvocato Rosario Orlando.
Un comune in provincia di Taranto, verso la fine del 1999 finisce sulleprime pagine dei giornali per una brutta storia di pedofilia: alcuni alunni della scuola elementare, tra i 10 e i 12 anni, hanno raccontato alle loro maestre di essere stati adescati per partecipare a festini porno e incontri a sfondo sessuale. I carabinieri, incaricati di far luce sull’accaduto, sospettano il coinvolgimento di una trentina di persone: tra queste, Anna Maria Manna, incensurata. Le indagini sonocondotte in maniera alquanto “empirica”: i carabinieri, dopo aver ascoltato le testimonianze dei bambini, creano una sorta di album in cui vengono messe insieme diverse foto prelevate dall’ufficio anagrafe del Comune, da sottoporre alle piccole vittime per il riconoscimento. Anche la foto di Anna Maria Manna finisce nel fascicolo degli inquirenti: si tratta di uno scatto in cui la donna ha 17 anni ed è molto diversa da come appare all’epoca delle indagini, soprattutto per l’acconciatura.
I bambini, con una procedura confusa, la riconoscono come una delle donne coinvolte in quegli incontri. Ciò basta a farla ritenere colpevole.
Alle 5 del mattino del 25 maggio 2000 i carabinieri si presentano acasa di Anna Maria Manna a Torino.
Dopo qualche ora finisce nel carcere “Le Vallette” in isolamento. Il primo interrogatorio davanti al gip, durante il quale spera di poterchiarire tutto, non sortisce effetto. Passa una settimana e viene
trasferita nel carcere di Taranto, dove la detenzione si trasforma in uninferno.
Anna Maria Manna non conosce i bambini vittime, né i loro genitori
né tanto meno gli altri indagati.
E soprattutto, nel periodo in cui si sarebbero svolti i fatti non si trovava sul luogo dei fatti, ma a Torino per sostenere il concorso, poivinto, da impiegata comunale. Il legale della donna, l’avvocato Rosario Orlando, presenta una prima istanza di scarcerazione che il Tribunale di Taranto respinge, disponendo gli arresti domiciliari.
Passeranno altri due mesi prima che della scarcerazione per motivi disalute: Anna è deperita, ha perso moltissimo peso e le sue condizionicontinuano a peggiorare. Dopo quattro mesi dall’arresto, si svolge l’incidente probatorio. La donna viene posta dietro un vetro insieme con altre.
Ai bambini viene chiesto di segnalare chi partecipava agli incontrisessuali, ma nessuno di loro la riconosce.
Il 13 luglio 2001, quattordici mesi dopo l’arresto, Anna Maria vienedefinitivamente riconosciuta innocente: è lo stesso pm a richiedere l’archiviazione al gip.
La vicenda mette insieme, in un colpo solo, tutte le cause più frequenti di ingiusta detenzione. Gli errori giudiziari, ogni anno in Italia vengono arrestati 1.000 innocenti.
Una domanda sorge spontanea, e se domani accadesse a me?
venerdì 7 e sabato 8 marzo ore 21.00 – domenica 9 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Sabato) 21:00
Dettagli evento
Una produzione L’Albatro e Nutrimenti Terrestri Con il patrocinio di Errori giudiziari associazione fondata daValentino Maimone e Benedetto Lattanzi(www.errorigiudiziari.com) L’OFFESA adattamento teatrale di Sara Allegrucci e Carlo Fineschi con Sara Allegrucci, Matteo Bolognese,
Dettagli evento
Una produzione L’Albatro e Nutrimenti Terrestri
Con il patrocinio di Errori giudiziari associazione fondata daValentino Maimone e Benedetto Lattanzi(www.errorigiudiziari.com)
L’OFFESA
adattamento teatrale di Sara Allegrucci e Carlo Fineschi
con Sara Allegrucci, Matteo Bolognese, Chiara Della Rossa; regia Carlo Fineschi
Prima assoluta dell’omonimo libro di Rosario Orlando.
Una storia vera accaduta a una donna per bene. L’hanno arrestata perun reato gravissimo e infamante, ma mai commesso. Ha dovuto sopportare la vergogna del carcere senza colpa. Le sofferenze della sua famiglia. La perdita della reputazione con gli amici, sul lavoro, nella vita. Ma era innocente: non aveva niente a che fare con quello di cui l’avevano accusata.
Lo spettacolo, adattamento teatrale del libro, racconta un’ingiustiziaenorme, un clamoroso errore giudiziario. Una battaglia vissuta attraverso i due protagonisti: Anna Maria Manna e il suo avvocato Rosario Orlando.
Un comune in provincia di Taranto, verso la fine del 1999 finisce sulleprime pagine dei giornali per una brutta storia di pedofilia: alcuni alunni della scuola elementare, tra i 10 e i 12 anni, hanno raccontato alle loro maestre di essere stati adescati per partecipare a festini porno e incontri a sfondo sessuale. I carabinieri, incaricati di far luce sull’accaduto, sospettano il coinvolgimento di una trentina di persone: tra queste, Anna Maria Manna, incensurata. Le indagini sonocondotte in maniera alquanto “empirica”: i carabinieri, dopo aver ascoltato le testimonianze dei bambini, creano una sorta di album in cui vengono messe insieme diverse foto prelevate dall’ufficio anagrafe del Comune, da sottoporre alle piccole vittime per il riconoscimento. Anche la foto di Anna Maria Manna finisce nel fascicolo degli inquirenti: si tratta di uno scatto in cui la donna ha 17 anni ed è molto diversa da come appare all’epoca delle indagini, soprattutto per l’acconciatura.
I bambini, con una procedura confusa, la riconoscono come una delle donne coinvolte in quegli incontri. Ciò basta a farla ritenere colpevole.
Alle 5 del mattino del 25 maggio 2000 i carabinieri si presentano acasa di Anna Maria Manna a Torino.
Dopo qualche ora finisce nel carcere “Le Vallette” in isolamento. Il primo interrogatorio davanti al gip, durante il quale spera di poterchiarire tutto, non sortisce effetto. Passa una settimana e viene
trasferita nel carcere di Taranto, dove la detenzione si trasforma in uninferno.
Anna Maria Manna non conosce i bambini vittime, né i loro genitori
né tanto meno gli altri indagati.
E soprattutto, nel periodo in cui si sarebbero svolti i fatti non si trovava sul luogo dei fatti, ma a Torino per sostenere il concorso, poivinto, da impiegata comunale. Il legale della donna, l’avvocato Rosario Orlando, presenta una prima istanza di scarcerazione che il Tribunale di Taranto respinge, disponendo gli arresti domiciliari.
Passeranno altri due mesi prima che della scarcerazione per motivi disalute: Anna è deperita, ha perso moltissimo peso e le sue condizionicontinuano a peggiorare. Dopo quattro mesi dall’arresto, si svolge l’incidente probatorio. La donna viene posta dietro un vetro insieme con altre.
Ai bambini viene chiesto di segnalare chi partecipava agli incontrisessuali, ma nessuno di loro la riconosce.
Il 13 luglio 2001, quattordici mesi dopo l’arresto, Anna Maria vienedefinitivamente riconosciuta innocente: è lo stesso pm a richiedere l’archiviazione al gip.
La vicenda mette insieme, in un colpo solo, tutte le cause più frequenti di ingiusta detenzione. Gli errori giudiziari, ogni anno in Italia vengono arrestati 1.000 innocenti.
Una domanda sorge spontanea, e se domani accadesse a me?
venerdì 7 e sabato 8 marzo ore 21.00 – domenica 9 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Domenica) 18:00

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Il Teatrino di Bisanzio LOUISE BROOKS E IL VASO DI PANDORA di Andrea Benfante con Anna Giarrocco e Andrea Benfante; scene e costumi di Bartolomeo Benfante; fotografie di scena Angelo Lavizzari Lo spettacolo rappresenta
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Il Teatrino di Bisanzio
LOUISE BROOKS E IL VASO DI PANDORA
di Andrea Benfante
con Anna Giarrocco e Andrea Benfante; scene e costumi di Bartolomeo Benfante; fotografie di scena Angelo Lavizzari
Lo spettacolo rappresenta il percorso di una delle più controverse icone femminili del cinema americano e racconta la storia della sua tentata emancipazione come donna indipendente: da attrice ad emarginata fino alla consacrazione di icona pop del fumetto. Una donna colta e coraggiosa che tuttavia è stata schiacciata dal suo stesso voler essere libera e ribelle, da pregiudizi e stereotipi. Sono gli anni quaranta: Louise Brooks vive in una stanza ammobiliata facendo la squillo per sopravvivere. Dal proprio passato verrà a trovarla Schigolch, personaggio equivoco ed enigmatico che, per aiutarla a rinfrancarsi le porterà un vaso di Pandora contenente la Speranza salvifica che Louise otterrà solo ripercorrendo tutti i suoi eccessi. Comincia così il viaggio a ritroso della donna: dagli abusi sessuali subiti da bambina, al suo sogno di diventare ballerina, dai film hollywoodiani a quelli europei con Pabst, dall’alcolismo e l’emarginazione alla riscoperta negli anni settanta.
venerdì 14 e sabato 15 marzo ore 21.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Venerdì) 21:00

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Il Teatrino di Bisanzio LOUISE BROOKS E IL VASO DI PANDORA di Andrea Benfante con Anna Giarrocco e Andrea Benfante; scene e costumi di Bartolomeo Benfante; fotografie di scena Angelo Lavizzari Lo spettacolo rappresenta
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Il Teatrino di Bisanzio
LOUISE BROOKS E IL VASO DI PANDORA
di Andrea Benfante
con Anna Giarrocco e Andrea Benfante; scene e costumi di Bartolomeo Benfante; fotografie di scena Angelo Lavizzari
Lo spettacolo rappresenta il percorso di una delle più controverse icone femminili del cinema americano e racconta la storia della sua tentata emancipazione come donna indipendente: da attrice ad emarginata fino alla consacrazione di icona pop del fumetto. Una donna colta e coraggiosa che tuttavia è stata schiacciata dal suo stesso voler essere libera e ribelle, da pregiudizi e stereotipi. Sono gli anni quaranta: Louise Brooks vive in una stanza ammobiliata facendo la squillo per sopravvivere. Dal proprio passato verrà a trovarla Schigolch, personaggio equivoco ed enigmatico che, per aiutarla a rinfrancarsi le porterà un vaso di Pandora contenente la Speranza salvifica che Louise otterrà solo ripercorrendo tutti i suoi eccessi. Comincia così il viaggio a ritroso della donna: dagli abusi sessuali subiti da bambina, al suo sogno di diventare ballerina, dai film hollywoodiani a quelli europei con Pabst, dall’alcolismo e l’emarginazione alla riscoperta negli anni settanta.
venerdì 14 e sabato 15 marzo ore 21.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Sabato) 21:00
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Le partenze intelligenti SUNSET HILL – La collina di Spoon River dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters con Giulia Martinelli, Antonello Coggiatti; regia Alessio Pinto; costumi Loredana Labellarte Un alone di mistero
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Le partenze intelligenti
SUNSET HILL – La collina di Spoon River
dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters
con Giulia Martinelli, Antonello Coggiatti; regia Alessio Pinto; costumi Loredana Labellarte
Un alone di mistero ha sempre circondato la collina di Spoon River, con le sue anime parlanti e i segreti inconfessabili, piene di rabbia, rancore ed amore. Come Dante Alighieri, anche Edgar Lee Masters, divide la sua antologia di poesie in gironi, passando dall’inferno, al purgatorio, al paradiso e dividendoli in blocchi simili proprio alla “Divina commedia” del sommo poeta al quale proprio Masters si ispirò. In questo adattamento teatrale ho voluto compiere lo stesso percorso, dividendo la pieces in tre momenti distinti, sottolineati dalle musiche del maestro Hans Zimmer, che colora le sue opere con sfumature incredibili. Due i temi trattati in questo Noir (selezione ardua da compiere, ma presenti in moltissime poesie dell’opera): la giovinezza tolta ai giovani soldati, la mostruosità della guerra e la violenza psicologica e fisica adoperata
sulle donne.
domenica 16 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Domenica) 18:00
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Avamposto Numero Zero BORDE(R)LLINE di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri, Rodolfo Fornario ideato e interpretato da Emilio Massa; regia Anita Mosca; assistente Miriam Russo; costumi Fiorenzo Crisci Piccole storie senza (con)fine. Borde(r)lline è un insieme
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Avamposto Numero Zero
BORDE(R)LLINE
di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri, Rodolfo Fornario
ideato e interpretato da Emilio Massa; regia Anita Mosca; assistente Miriam Russo; costumi Fiorenzo Crisci
Piccole storie senza (con)fine. Borde(r)lline è un insieme di affreschi, schizzi di umanità in scena, che compongono trequadri e un corto (vincitore del Premio Miglior Corto per “Cortocircuito sguardi per la società XIV Edizione di Salerno”), a tinte forti, interdipendenti tra loro, eppure comunicanti. È sempre urgente raccontare, testimoniare, riflettere, ironizzare e sconfinare su infelicità quotidiane che rischiano di perdersi e diventare una reale e triste marginalità del mondo. Il teatro non ferma mai questo bisogno e ce lo dimostrano i tanti grandi autori che hanno consumato chili di inchiostro e che continuano a digitare pagine e pagine di storie così fortemente intense. Ora in musica, ora in prosa, ora in versi o video in questo recital-reading si alterneranno piccoli microcosmi di solitudine, di una stessa solitudine vissuta con espressioni diverse. Dal magico e irriverente Moscato ad un vivace Ranieri ed un tagliente e crudo Fornario, passando per le note di Gershwin, di Mina, di Billie Holiday, toccherò le note e le parole più struggenti, ironiche e toccanti di questi meravigliosi autori sperando ditrasportare gli spettatori nella leggerezza con la quale li ho pensati e vissuti.
venerdì 28 e sabato 29 marzo ore 21.00 – domenica 30 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Venerdì) 21:00
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Avamposto Numero Zero BORDE(R)LLINE di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri, Rodolfo Fornario ideato e interpretato da Emilio Massa; regia Anita Mosca; assistente Miriam Russo; costumi Fiorenzo Crisci Piccole storie senza (con)fine. Borde(r)lline è un insieme
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Avamposto Numero Zero
BORDE(R)LLINE
di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri, Rodolfo Fornario
ideato e interpretato da Emilio Massa; regia Anita Mosca; assistente Miriam Russo; costumi Fiorenzo Crisci
Piccole storie senza (con)fine. Borde(r)lline è un insieme di affreschi, schizzi di umanità in scena, che compongono trequadri e un corto (vincitore del Premio Miglior Corto per “Cortocircuito sguardi per la società XIV Edizione di Salerno”), a tinte forti, interdipendenti tra loro, eppure comunicanti. È sempre urgente raccontare, testimoniare, riflettere, ironizzare e sconfinare su infelicità quotidiane che rischiano di perdersi e diventare una reale e triste marginalità del mondo. Il teatro non ferma mai questo bisogno e ce lo dimostrano i tanti grandi autori che hanno consumato chili di inchiostro e che continuano a digitare pagine e pagine di storie così fortemente intense. Ora in musica, ora in prosa, ora in versi o video in questo recital-reading si alterneranno piccoli microcosmi di solitudine, di una stessa solitudine vissuta con espressioni diverse. Dal magico e irriverente Moscato ad un vivace Ranieri ed un tagliente e crudo Fornario, passando per le note di Gershwin, di Mina, di Billie Holiday, toccherò le note e le parole più struggenti, ironiche e toccanti di questi meravigliosi autori sperando ditrasportare gli spettatori nella leggerezza con la quale li ho pensati e vissuti.
venerdì 28 e sabato 29 marzo ore 21.00 – domenica 30 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Sabato) 21:00
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Avamposto Numero Zero BORDE(R)LLINE di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri, Rodolfo Fornario ideato e interpretato da Emilio Massa; regia Anita Mosca; assistente Miriam Russo; costumi Fiorenzo Crisci Piccole storie senza (con)fine. Borde(r)lline è un insieme
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Avamposto Numero Zero
BORDE(R)LLINE
di Enzo Moscato, Gennaro Ranieri, Rodolfo Fornario
ideato e interpretato da Emilio Massa; regia Anita Mosca; assistente Miriam Russo; costumi Fiorenzo Crisci
Piccole storie senza (con)fine. Borde(r)lline è un insieme di affreschi, schizzi di umanità in scena, che compongono trequadri e un corto (vincitore del Premio Miglior Corto per “Cortocircuito sguardi per la società XIV Edizione di Salerno”), a tinte forti, interdipendenti tra loro, eppure comunicanti. È sempre urgente raccontare, testimoniare, riflettere, ironizzare e sconfinare su infelicità quotidiane che rischiano di perdersi e diventare una reale e triste marginalità del mondo. Il teatro non ferma mai questo bisogno e ce lo dimostrano i tanti grandi autori che hanno consumato chili di inchiostro e che continuano a digitare pagine e pagine di storie così fortemente intense. Ora in musica, ora in prosa, ora in versi o video in questo recital-reading si alterneranno piccoli microcosmi di solitudine, di una stessa solitudine vissuta con espressioni diverse. Dal magico e irriverente Moscato ad un vivace Ranieri ed un tagliente e crudo Fornario, passando per le note di Gershwin, di Mina, di Billie Holiday, toccherò le note e le parole più struggenti, ironiche e toccanti di questi meravigliosi autori sperando ditrasportare gli spettatori nella leggerezza con la quale li ho pensati e vissuti.
venerdì 28 e sabato 29 marzo ore 21.00 – domenica 30 marzo ore 18.00
ingresso: € 12; tessera associativa: € 3
info e prenotazioni: info@teatrolesedie.it – 3201949821
Orario
(Domenica) 18:00