con Andrea Iarlori, Roberta Tenuti, Andrea Standardi, Ester Albano, Edoardo Ciufoletti, Francesco Casillo, Francesco D’Antonio, Luca Iacobucci
regia Edoardo Ciufoletti
aiuto regia Sebastiano Busiri Vici
musiche Federico De Antoni
supervisione alle scene e ai costumi Erika Cellini
Commedia in tre atti del 1917, tratta dalla novella Tirocinio, dello stesso autore. Angelo Baldovino, uomo di poco conto, dalla moralità accomodante, un fallito, accetta per denaro di sposare Agata, l’amante incinta del marchese Fabio Colli che non può sposare perché già ammogliato. Naturalmente si tratterà di un matrimonio di facciata: ognuno continuerà tranquillamente a farsi i fatti propri. Ma le cose non vanno come previsto. Angelo che per la prima volta si sente investito da una grave responsabilità prende tutto molto sul serio. Aiuterà la ragazza lasciata sola, darà il suo nome al nascituro e sarà utile anche allo stesso marchese Fabio, vittima di una moglie che lo tradisce.
Nel segno del paradosso, tipico di Pirandello, una ricognizione sui sentimenti, sui valori borghesi, sull’identità stessa dei personaggi: “Volerci in un modo o nell’altro, signor marchese, è presto fatto. tutto sta poi ad essere, quali ci vogliamo”.